La notte dei pirati è uno degli appuntamenti più attesi nel cartellone delle feste dell’Argentario. Evento ludico e folcloristico, nel corso degli anni ha visto accrescere attorno a sé partecipazione e curiosità, fino ad affermarsi tra le manifestazioni di maggiore richiamo turistico e promozionale.
In un giorno e in una notte di primavera, nell’ultimo weekend di aprile o nel primo di maggio, il paese cambia faccia e diventa ancora più pittoresco. Una trasformazione che coinvolge il lungomare e le sue caratteristiche spiaggette, e soprattutto bar, locali e… persone. Addobbi, scenografie, costumi e coreografie assicurano a ogni edizione nuovi motivi di divertimento e spettacolo per “pirati” e spettatori.
Chi verrà a Porto Ercole nell’occasione avrà l’impressione di entrare in osterie e locande-covi di pirati, o di camminare per le vie di un porto durante uno di quegli assalti e saccheggi che qui ebbero luogo nei secoli antichi e che la festa vuole rievocare.
Il sabato, all’ora del tramonto, la colorata e rumorosa sfilata delle ciurme – più di cinquecento figuranti – lungo la strada principale del paese rappresenta il momento più divertente, antecedente di quello più atteso e suggestivo che arriva alle prime ombre della sera, quando le ciurme, raggiunto il lungomare per imbarcarsi sui “guzzi”, le tipiche imbarcazioni locali, di lì a poco prendono d’assalto le piccole spiagge dell’insenatura, tra urla, fuochi, fumi colorati ed esplosioni. Dopo il “rancio”, consumato da pirati, pubblico e turisti in ristoranti e bar addobbati per l’occasione a riprodurre le bettole della Tortuga di romanzesca e cinematografica memoria, inizia la caccia al tesoro. Per un paio d’ore le bande piratesche scorrazzano da un capo all’altro del paese alla ricerca degli indizi che permetteranno loro di scoprire il tesoro e aggiudicarsi i dobloni in palio. Il colpo di cannone che risuona tra le luci del porto, e tra le fortezze cinquecentesche che lo sovrastano, mette fine alla caccia al tesoro ma non alla più lunga delle notti di Porto Ercole, che proseguirà fino all’alba tra la musica, i balli e le feste organizzate nei tanti covi.